Parigi : giorno 2 - 1 parte (leggi la 2 parte)
Goooood morning Parigi!
Quando organizzi un evento da otto anni, quando sai che il 26 luglio sarà il giorno decisivo, quando non vedi l’ora di iniziare, quando fai prove su prove, quando le telecamere sono già installate, gli impianti audio già testati, i seggiolini tirati a lucido, i percorsi provati e riprovati e a questo evento inviti pure gli ospiti migliori che conosci, per esempio tutti i capi di stato del Mondo, cosa può rovinartelo ?
Il traffico ? No, non c’è in giro nessuno.
I parcheggi ? Li hanno tolti.
Quello che ti ruba l’ultima pizzetta del buffet ? No, a nessuno mancherà una parigina.
Un attentato ? Speriamo di no, con tutte le guardie armate e i controlli che ci sono. Più di 70000 tra militari e gendarmi dicono ora alla radio.
Ecco invece l’unica cosa che non puoi controllare.
La pioggia.
‘Eh ma è pioggia parigina’, come direbbe la Arrighi.
Sarà anche parigina ma è bagnata come quella canturina e non possiamo certo far ammalare i nostri atleti, altrimenti altro che tonsillite !
Speriamo che gli dei dell’Olimpo la facciano cessare per le 19:30, orario di partenza della Grecia nel suo percorso sulla Senna.
Ieri il nostro Presidente Mattarella ha cenato con gli atleti a fianco dei portabandiera Errigo e di Tamberi, l’avete vista la foto al self service ? Piatto tricolore, pomodori, mozzarella e insalatina.
Poi ha firmato la carta della Tregua Olimpica, speriamo che sia veramente così e che nessuno pensi di trasformare questa sfilata sulla Senna in una sorta di battaglia navale.
Parentesi sulla porta bandiera Arianna Errigo, visto che Tamberi tutti lo conoscono ed è ormai diventato personaggio televisivo. A proposito, lo sapevate vero che prima di saltare giocava a basket ?
Arianna Errigo è cresciuta nella società sportiva di cui mi pregio di essere stato parte del direttivo e poi Presidente, la Ginnastica Comense 1872.
Arrivata in Comense dalle Marche per farsi allenare dal maestro Bortolaso ( che poi andò ad allenare la nazionale Russa ), già da giovane inizió ad inanellare vittorie su vittorie a campionati mondiali ed europei giovanili. La sua carriera prese il volo quando a 24 anni sconfisse la Vezzali eliminandola da Londra 2012. Per perdere poi in finale con la sua compagna di camera Di Francisca. Da quel momento terminó la loro amicizia, ma nacque il Dream Team del Fioretto che vinse poi tutto e dominò le Olimpiadi successive.
Ora Arianna, con due medaglie d’oro di squadra e due gemelli che la tiferanno da casa, torna alla sua quarta e ultima olimpiade con la speranza di vincere l’unica medaglia che le manca, quella individuale nel fioretto, vinta a Helsinki 1956, proprio da Antonio Spallino a cui è dedicata la sala scherma di Como dove lei è cresciuta.
Ora vado a fare shopping allo store ufficiale e vi aggiornerò sui prezzi, alti, del merchandising. vi aggiornerò sui prezzi, alti, del merchandising.
Guido Corti - Corrispondente da Parigi per Oinp