A cura di Emanuela Mirella De Leo, Avvocato e cultrice della materia presso Università del Salento e responsabile settore Esport per OINP.
Iniziato oggi nella 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) del Senato l'esame del Disegno di legge n. 970, "Regolamentazione delle competizioni videoludiche", presentato dal senatore Roberto Marti il 19 dicembre scorso ha come cofirmatari Giorgio Maria Bergesio, Mara Bizzotto, Gianluca Cantalamessa, Marco Dreosto, Andrea Paganella, Manfredi Potenti, Elena Testor.
Il disegno di legge mira a colmare un vuoto normativo in materia di competizioni e attività videoludiche, definendo un quadro organico per la loro organizzazione e svolgimento.
Tra i principali aspetti del disegno di legge:
Definizione di videogioco e competizione videoludica: per videogioco s’intende “un'opera dell'ingegno complessa” mentre per competizione videoludica si intende "ogni manifestazione, anche a carattere internazionale, svolta in forma telematica o in presenza, che prevede la partecipazione di giocatori, singoli o in squadre, all'utilizzo di videogiochi, al fine di ottenere un risultato competitivo".
Istituzione di una piattaforma nazionale: I soggetti che intendano organizzare competizioni videoludiche in Italia, anche collegate tra loro, quali tornei e campionati, in presenza o a distanza, che prevedano la corresponsione di premi in denaro o sotto forma di beni, servizi o qualsiasi altra utilità dal valore superiore all'importo di 2.500 euro, devono preventivamente registrarsi presso la piattaforma telematica tenuta e messa a disposizione dal Ministero della cultura.
Disciplina dei premi: i premi erogati nelle competizioni videoludiche saranno tassati l'articolo 30, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, con applicazione dell'aliquota della ritenuta nella misura del 20 per cento.
Inquadramento dei player: I giocatori e gli operatori videoludici possono prestare la propria attività attraverso contratti di lavoro subordinato, parasubordinato, autonomo o occasionale, nel rispetto delle disposizioni della presente legge e della normativa vigente in materia
Visti sportivi: Le competizioni videoludiche vengono comprese tra gli eventi culturali e sportivi per i quali è possibile ottenere un visto temporaneo per l'ingresso in Italia e nell'area Schengen allo scopo di partecipare a eventi sportivi o culturali, per la durata massima di novanta giorni ogni centottanta giorni.
Tutela dei minori: il disegno di legge prevede una serie di misure per tutelare i minori, tra cui il divieto di partecipazione alle competizioni per i minori di 12 anni e particolari tutele per i players minorenni.
Esclusioni: Le competizioni che replicano le competizioni sportive nel mondo reale, organizzate dalle corrispondenti federazioni sportive riconosciute dal CONI, sono escluse dall'applicazione della legge. Altra esclusione riguarda le apparecchiature utilizzate per le attività videoludiche cui non si applicano l'articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e l'articolo 38, commi 3 e 4, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
L'esame del disegno di legge in Commissione proseguirà nelle prossime settimane.
Per approfondire: https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Ddliter/57818.htm