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Intelligenza Artificiale: una realtà.


Intelligenza Artificiale OINP


Di Guido Corti, PM OINP


La sensazione è che non sarà una bolla passeggera come i televisori 3d, i Google Glass o il metaverso.

L’intelligenza artificiale è una realtà e il rischio non è quello se sia positiva o negativa, il pericolo è quello di rimanerne fuori.

Oltre 2000 presenze al Festival dell’IA organizzato in Fiera Milano Congressi, una presenza massiccia di esperti, di aziende e di curiosi che si stanno avvicinando solamente ora a questa realtà.

Ma l’IA è già presente in numerosi ambiti produttivi, dal marketing automation, all’automotive, dal Data-Analytics al data-to-text e, assicurano gli esperti, non porterà via posti di lavoro, come è luogo comune, ma creerà nuove opportunità di studio e nuove professioni e migliorerà le attività produttive, riducendo i compiti più alienanti, aumentando la crescita dei percorsi formativi e la qualità della vita delle persone.

La dimostrazione della volontà di non lasciare che il fenomeno AI proceda senza regolamentazione arriva dal governo che, all’interno Dipartimento di Innovazione Tecnologica, ha instaurato una commissione permanente sull’argomento coinvolgendo i maggiori esperti del settore e attivando anche tavoli di lavoro sulla gestione dei dati e della privacy.

ChatGPT, nel 2020, è stata solo la prima piattaforma messa a disposizione di tutti coloro che volevano sperimentarne le potenzialità, ma la crescita esponenziale di progetti e di algoritmi che sfruttano la intelligenza artificiale generativa porterà, anzi sta già portando, all’utilizzo di questi strumenti, oltre che in ambito produttivo e manifatturiero, anche in ambito spaziale e medicale.

Proprio in questo ultimo ambito, la competizione tra startup innovative, è stata vinta da Quick Algorhitme, il software che innova il modo di gestire qualsiasi oggetto o macchinario aziendale e che digitalizza le informazioni degli asset aziendali aumentando la produttività dei tecnici sul campo e incoraggiando una gestione smart dell’impianto e della manutenzione al fine di ridurre guasti, fermi macchina e costi di produzione, già utilizzata da multinazionali come Angelini Pharma.

Come l’AI può aiutare il mondo non profit? Semplice, lo abbiamo chiesto a Chat GPT, ecco la risposta:

“L’intelligenza artificiale (IA) può offrire diversi vantaggi al settore non profit, aiutando le organizzazioni a migliorare l'efficienza operativa, aumentare l'impatto sociale e ottenere risultati più significativi. Ecco alcuni modi in cui l'IA può contribuire al mondo non profit:

1. Raccolta fondi ottimizzata: L'IA può analizzare dati demografici, comportamentali e di donazione per identificare potenziali donatori e personalizzare le strategie di raccolta fondi. Ciò può aumentare l'efficacia delle campagne e migliorare la retention dei donatori.

2. Analisi dei dati: L'IA può analizzare grandi quantità di dati per identificare tendenze, modelli e insights utili. Questa capacità può aiutare le organizzazioni non profit a prendere decisioni informate, adattare le strategie e misurare l'impatto delle loro attività.

3. Automatizzazione dei processi: L'automazione attraverso l'IA può semplificare i processi operativi interni, consentendo alle organizzazioni non profit di concentrarsi maggiormente sulla loro missione principale. Ad esempio, l'automazione può essere utilizzata per la gestione delle comunicazioni, la contabilità, la gestione delle risorse umane, e altro ancora.

4. Rilevamento delle frodi: L'IA può essere utilizzata per monitorare le transazioni finanziarie e rilevare potenziali attività fraudolente. Ciò aiuta a garantire che le risorse finanziarie siano utilizzate in modo corretto e che i fondi raccolti siano protetti.

5. Personalizzazione delle esperienze utente: L'IA può migliorare l'engagement degli utenti personalizzando le esperienze online. Ad esempio, i chatbot alimentati da intelligenza artificiale possono rispondere alle domande dei visitatori del sito web in modo tempestivo e personalizzato.

6. Analisi previsionale: L'IA può aiutare a prevedere le tendenze future e a identificare potenziali sfide. Questa capacità di analisi previsionale consente alle organizzazioni non profit di adattarsi prontamente alle mutate circostanze e alle esigenze della comunità.

7. Salute e benessere: L'IA può essere utilizzata nel settore della salute per migliorare la diagnosi e il trattamento, consentendo alle organizzazioni non profit nel campo della salute di offrire servizi più efficaci.

8. Educazione: L'IA può essere utilizzata per personalizzare l'apprendimento, fornendo risorse educative adattate alle esigenze individuali degli studenti. Ciò può essere particolarmente rilevante per organizzazioni non profit impegnate nell'educazione e nella formazione.

L'implementazione dell'IA richiede una pianificazione attenta e considerazioni etiche per garantire un impatto positivo e responsabile nel settore non profit. Tuttavia, se utilizzata saggiamente, l'IA può svolgere un ruolo significativo nel potenziare le organizzazioni non profit a raggiungere i propri obiettivi.”

I campi sono infiniti, si passa dagli agenti (i nipoti dei BOT), che possono rispondere in automatico alle risposte più comuni degli utenti, ma che automaticamente rinnovano le loro risposte in base alle interazioni con gli utenti, fino alle app che possono generare, su richiesta, video e filmati pubblicitari e, in futuro, anche Film con la trama che desideriamo e con i nostri attori preferiti.

Il Festival sarà concluso dall’intervento di Garry Kasparov, il mitico campione di scacchi, forse la disciplina che per prima, in tempi non sospetti, ha permesso l’avvio del confronto uomo-macchina.

In conclusione, la paura del futuro non deve essere quella di affrontare le sfide dell’IA, ma la paura del futuro nella IA deve essere quella di non esserci, perché dietro una qualsiasi IA ci sarà sempre la mano dell’uomo, di uno sviluppatore, di un gestore, di un manager o di un content Creator  che, comunque, rimarrà insostituibile.

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