Parigi : giorno 2 ultima parte
Detto che lo spettacolo delle Olimpiadi sono le gare sportive con i migliori atleti del mondo e non solo la cerimonia d’apertura, c’è da dire che quella di Parigi ha alzato il livello della competizione ad una asticella altissima anche per il nostro portabandiera mezzo sbarbato. Però le prossime saranno e a Los Angeles e sicuramente gli americani sapranno stupirci con effetti speciali, d’altronde li hanno inventati loro.
La cerimonia l’avete vista tutti, la sfilata degli atleti emozionante, veder passare atleti di nazioni di cui ignori l’esistenza per quattro anni sulle barche, è stato unico e irripetibile. Dagli atleti dell’isola Bermuda, rigorosamente in Bermuda, ai rappresentanti dei piccoli Stati relegati sulle barchette dei pescatori, fino alla Francia, ultima a sfilare sotto il diluvio. Si’, perché gli dei dell’Olimpo hanno risparmiato la Grecia, ma poi è arrivata la cara pioggia parigina a bagnare le altre delegazioni e i tifosi affacciati sulle rive.
Forse bisognava invocare anche gli dei delle altre nazioni, ma sulle divinità di Aruba non sono molto ferrato, preferisco i loro server. (Questa la capiscono in pochi), mentre conosco meglio quelle degli amici di San Marino dove ho avuto il piacere di lavorare con il comitato organizzatore per altre Olimpiadi, ma ugualmente emozionanti, quelle dei Piccoli Stati, nel 2017.
Dicevamo degli spettacoli, tutti bravi, si è visto che sono stati provarli e riprovato i, ma tanti, troppi, ripetitivi, e troppo lunghi. Si è chiaramente capito che sono stati fatti per permettere a tutti i battelli di giungere a destinazione, ma, anche a fine sfilata, veramente era necessaria la mezz’ora di cavalcata del fantasma dell’opera sulla Senna ?
I potenti mezzi di OINP ovviamente ancora non sono arrivati a farci avere un posto a sedere in mezzo ai capi di stato (ma ci stiamo lavorando), e dopo più di tre ore di visione Live, son passato alla visione televisiva fuori da una delle tante Brasserie del centro storico, in attesa dell’accensione della fiaccola.
Bello il passaggio dei tedofori in barca, con Nadal, Williams, Nadia Comaneci e Carl Lewis che non si teneva in piedi..
Emozionante il momento in cui lo speaker ha annunciato il Team Italia, una delle nazioni più acclamata dai presenti, anche da stranieri di diversa provenienza.
Ma come sarebbe stata la sfilata sul Tevere con arrivo della fiaccola dentro il Colosseo? Astenersi commenti.
Bello il cuore disegnato dalla pattuglia aerea proprio sopra la mia testa e divertente la sigla iniziale con Zidane.
Bravi, ma evitabile,la parte dei Minions e bravi i ballerini e la sfilata di moda/danza, ma molto molto lunga . Non entro in merito dei contenuti perché non voglio offendere nessuno.
Come detto, bisognava riempire, e forse hanno riempito anche troppo, con esibizioni forse più da Eurofestival che da Olimpiadi, facendo passare a volte in secondo piano la vera essenza della parata, ossia gli atleti, inquadrati solo alla partenza e poi mai più, e lo sport.
Penso anche agli atleti che domani dovranno gareggiare, una bella faticata.
Lady Gaga, apparsa a sorpresa (lo sapevano tutti), ha fatto la Lady Gaga, ma la sorpresa finale di Celine Dione ha emozionato tutti i francesi. Da tutti i ristoranti e bar sono scrosciati applausi e urla. Commovente.
La pioggia non ha comunque rovinato lo spettacolo, chi c’era sicuramente torna a casa con una emozione in più.
Sinceramente a parte Toni Parker non conoscevo gli altri tedofori e avevo pronosticato Le Roi Platini come ultimo tedoforo.
Scommessa persa, ma il braciere olimpico è spettacolare, speriamo questa sera di potersi avvicinare per una foto.
Hanno fatto tenerezza i surfisti collegati da Tahiti. Beh, tenerezza insomma, loro sono in Polinesia e noi no.
Oggi ci sarà la cronometro, tutti a tifare Ganna. Vediamo come andrà. Sicuramente veloce.
Aurevoir.
Guido Corti - Corrispondente da Parigi per Oinp