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Tra vetrine internazionali e crisi interna: i due volti degli esports


esports OINP

 

A cura di Emanuela Mirella De Leo, Responsabile Commissione esport di OINP

 

 

L'Esport Word Cup, che si terrà a luglio in Arabia Saudita, rappresenta un'importante vetrina per il mondo degli esports, un settore che ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni. La scelta dell'Arabia Saudita come sede del torneo riflette il crescente interesse della nazione verso gli esports, una strategia che si inserisce nel più ampio piano di modernizzazione del paese, noto come Vision 2030.


Questa iniziativa mira a diversificare l'economia saudita e a promuovere il Regno come un hub globale per eventi sportivi e culturali.

 

Parallelamente, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha fatto un annuncio storico il 17 giugno, proponendo ufficialmente l'istituzione degli Olympic Esports Games. Questa proposta, che verrà discussa e votata alla 142esima sessione del Comitato durante i Giochi di Parigi 2024, rappresenta un passo cruciale verso il riconoscimento degli esports come una forma legittima di competizione sportiva a livello olimpico.


L'annuncio, fatto dal presidente del CIO, Thomas Bach, sottolinea l'impegno dell'organizzazione a mantenere vivi gli ideali olimpici anche nell'era digitale. Bach ha chiarito che, nonostante l'apertura agli esports, i valori fondamentali dell'Olimpismo rimarranno intatti.

 

Confrontando queste due realtà, emerge un quadro complesso e ambivalente dell'industria degli esports. Da un lato, eventi come l'Esport Word Cup in Arabia Saudita evidenziano l'attrattiva globale e il potenziale economico degli esports, che continuano ad attirare investimenti e a espandere il loro pubblico. Dall'altro, la proposta dei Giochi Olimpici degli Esports rappresenta una legittimazione ufficiale senza precedenti per questa forma di competizione, segnando un potenziale punto di svolta nella loro integrazione nel panorama sportivo tradizionale.


Tuttavia queste manifestazioni così imponenti (la prima già realtà, la seconda in fieri ma con basi solide) e molto pubblicizzate, con sponsor e testimonial eccellenti oltre a un montepremi (quello Saudita), mai visto arrivano in un momento critico per l'industria degli esports.


Una significativa crisi economica, segnata da una serie di licenziamenti e ridimensionamenti, interessa da qualche anno le aziende leader del settore gettando un'ombra su queste celebrazioni e su tutte le altre sparse per il mondo, con la Cina e la Corea come ulteriori attori protagonisti di questo ecosistema. Molti grandi nomi dell'industria hanno recentemente annunciato e messo in atto riduzioni significative del personale, segnalando una contrazione del mercato e una possibile ristrutturazione necessaria per garantire la sostenibilità a lungo termine.


Questa situazione, su cui bisogna riflettere, evidenzia una disconnessione tra l'entusiasmo per gli esports come fenomeno di intrattenimento e le sfide pratiche di gestione e monetizzazione che le aziende del settore stanno affrontando.

 

Infine, quindi, se l'Esport Word Cup in Arabia Saudita e l'annuncio del CIO sui Giochi Olimpici degli Esports indicano una crescente accettazione e riconoscimento degli esports, la crisi economica attuale del settore invita a una riflessione critica.


È essenziale che l'industria trovi un equilibrio tra l'espansione e la sostenibilità, integrando valori etici e pratiche economiche solide per prosperare veramente in futuro e in questo un ruolo cruciale dovrebbero avere le istituzioni internazionali, vere assenti di un mondo nato e cresciuto senza regole, che proprio a causa di vuoti legislativi potrebbe essere destinato a gravissimi contraccolpi a livello occupazionale ed economico.

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