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Una domenica Olimpica (2 parte)

Diario dalle Olimpiadi: Paris24 con OINP - 1 giorno

Parigi : giorno 4 - 2 parte (leggi la prima parte di questa Domenica Olimpica)


Libertè, Egalitè, Fraternitè a tutti voi.


Prima di tutto grazie per i complimenti ricevuti per questo diario. Anche per il tema degli esami di terza media su Anna Frank mi fecero i complimenti. Ma in realtà, un bambino di 14 anni nell’86 cosa ne capiva di Anna Frank e del nazismo. Nell’86 pensavo a Paolo Rossi e Maradona, a Platini e a Cornelliuson. Mi piacerebbe rileggerlo quel tema, ma chissà che fine ha fatto.


Comunque, ieri ho parlato solo di basket maschile, ma vogliamo parlare del basket femminile che non va alle Olimpiadi da Atlanta 96 quando in squadra c’erano ben 4 giocatrici della mia Comense? No, non parliamone. E che dire del 3x3 che, nonostante l’immenso investimento fatto dalla FIP e Mastergroup su questa disciplina, che ho aiutato a svilupparsi in Italia quando ancora non era disciplina olimpica, è riuscita a portare solo una squadra a Tokyo. (Grazie al mio lavoro di caricamento risultati e punteggi nel ranking, qualcuno mi scrisse “l’Olimpiade è anche tua”, quindi questa per me non è la prima olimpiade, ma la seconda.)



Comunque No, non parliamone, anche perché le mie due squadre TeamUp3x3 sono qualificate alle finali nazionali di settimana prossima a Cesenatico e quest’anno potrebbe essere la volta buona che portino a casa una medaglia pregiata.


Mentre prendo la bicicletta per recarmi alle “case” delle varie nazioni, la polizia ferma due personaggi che passano a tutta velocità davanti al Louvre sventolando la bandiera francese, ma in Go-Kart e rigorosamente vestiti da Super Mario Bros e Luigi !


SPQF. Sono pazzi questi Francesi!


La prima casa che incontro è casa Svizzera, vicino all’ arsenale.

Un piccolo villaggio nel villaggio con alcuni ricordi olimpici, niente di eccezionale. Allora decido di spostarmi agli immensi e bellissimi giardini di Boulogne, che nulla hanno da invidiare a Central Park.


Arrivo a casa Italia proprio quando c’è la festa per la prima medaglia d’oro di Nicolò Martinengo, e trovo anche la Fede (Pellegrini), in ottima forma e con un sorriso smagliante, a fare selfie con chiunque.


Dopo l’arrivo dei vip, mi sposto a casa GB, una villetta in stile, ma con un ingresso a un prezzo proibitivo.


Casa Polonia è ancora più bella, ma sinceramente a parte Boniek, Lato e Kubica, di sportivi polacchi me ne ricordo ben pochi, mentre Japan House è un enorme super magazzino di Manga giapponesi, ma forse è la migliore di tutte.


Il parco è molto più interessante, con laghi, cigni, luna park, giostra panoramica e la Fondazione Louis Vitton, per visitarlo non basta un giorno intero.


Mi avvicino al Roland Garros proprio quando Djokovic sta prendendo a pallate Nadal alla sua probabile ultima apparizione sulla terra rossa. La mia amica Maio mi scrive “mi sta tanto simpatico Djokovic. Spero proprio sia ironica.


In serata torno sul campo di beach volley, zona campo di Marte.


I tifosi impazzano per il gioco e il tifo riempie il silenzio delle centinaia di persone in coda ai controlli di sicurezza che, ovunque, sono sempre stati veloci e ben organizzati, mentre la Torre Eiffel inizia ad illuminarsi e a luccicare come se non ci fosse un domani, rischiarando il cielo di #paris2024


Invece un domani c’è ancora.

E per me sarà l’ultimo a Parigi2024.


Bonsoir. Guido Corti - Corrispondente da Parigi per Oinp


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